martedì 13 ottobre 2015

THE MARTIAN: INASPETTATO LIKE!


Matt...non guardarmi così se no mi sciolgo!
Scusate...momento contemplazione gnocco fritto estinto (temporaneamente)!
Buona sera a tutti!
ATTENZIONE CONTIENE SPOILER!


Di recente sono andata a vedere "The Martian", più per curiosità che per effettivo entusiasmo.
Già la terribile traduzione italiana mi stava sulle peonie! In inglese "martian" significa marziano. Ok, so bene che in Italia probabilmente con un titolo del genere la gente si sarebbe aspettata il solito mostricciattolo umanoide verde tanto brutto fuori quanto tenero dentro (tipo il Kinder Bueno), però svelare il finale già dal titolo fa girare appunto le peonie come le eliche di un elicottero intinto nella Red Bull!
Sì, certo, ci sarà chi dirà che "sopravvissuto" si riferisce al fatto che sopravvive su Marte ma non sappiamo se effettivamente alla fine del film sarà vivo, ma io ascolto più l'altra parte che, come me, è convinta che questo titolo sia decisamente inappropriato perché rivelatore.
Insomma è come se anziché tradurre Star Wars con Guerre Stellari avessero messo "Luke tuo padre è Darth Vader". Scherziamo???!!
Questo in realtà è uno dei pochi tasti dolenti del film, che poi la colpa è della traduzione italiana e non del film di per sé. Che dire dunque?
Dopo aver visto Gravity e Interstellar le aspettative erano basse, pensavo veramente di vedere la solita americanata. In effetti è stato proprio così ma la differenza è che è stata una buona americanata.
Sicuramente è lodevole la bravura interpretativa di Matt Damon, che oltre ad essere un bonazzo è davvero convincente nei panni dell'astronauta botanico con peonie e contropeonie!
Cioè, immaginate di essere da soli su un pianeta sconosciuto, senza possibilità di contattare il resto del mondo, senza potervi fare un selfie col bastone, senza poter whatsappare come scimmie in calore e soprattutto senza limonare duro per ben 500 e oltre giorni!!!!!!
Ecco...appunto.
Sto povero gnocco fritto è rimasto solo e abbandonato.
Per fortuna le patate non scarseggiano in quel di Marte...parlo di quelle commestibili che avete capito! Ebbene questo cervellone riesce seriamente a fare dell'incredibile: sopravvivere con grandissima lucidità.
Infatti ho notato diverse cose curiose:
1) IRONIA: tutto il film è dominato da questa ironia del protagonista che fa da scudo contro la desolazione dell'abbandono e dell'inquietudine. La voglia di sopravvivere è tanta ma la razionalità non viene mai a mancare.
2) ASTUZIA e INTELLIGENZA: lo so, di questi tempi sono rare come i goal della Juve, ma tutto il film è costellato di soluzioni rischiose ma brillanti!
3) LA BARBA: eh si...quando il bel poraccio si sente un po' nella melma (voglio essere fine), si fa prendere dallo sconforto e dimagrito di 40 kg, decide di seguire la moda del momento e diventare un hipster incallito. Per fortuna, riacquista la lucidità e si rade quella barbetta del cactus!
4) LA MUSICA DANCE ANNI 80: cosa c'entrano Gloria Gaynor e gli Abba in un film di fantascienza? Meno di niente...ma qui ci stanno. La musica fa da spalla al protagonista ed è azzeccata in quanto lui stesso non è mai in preda all'ansia e angoscia ma anzi affronta tutto con apparente leggerezza proprio per non cedere alla paura (che lo ricordo conduce sempre al Lato Oscuro).
5) LA VOGLIA DI VIVERE: in questo film la morte non c'è, non la si percepisce. C'è però una forte voglia di vivere e tornare alla normalità. In questo senso ho trovato il film un forte spiraglio di forza e luce di positività. A dimostrazione che ingegno e ottimismo sono la perfetta miscela per affrontare le sfide che la vita ogni giorno ci pone davanti.
 
Voi cosa ne pensate?
Vi è piaciuto o l'avete trovato banale?
Commentate anche su Facebook e Instagram cliccando ai link qui sotto:


 


 

Nessun commento:

Posta un commento